I cattolici contro Guzzanti

Torna alla ribalta la questione riguardante i limiti del diritto di satira, argomento che ciclicamente si ripresenta nel dibattito pubblico italiano ogniqualvolta un comico osa fare delle battute sgradite a qualcuno di potente. Questa volta a disotterrare l’ascia di guerra sono stati i cattolici, cui non è piaciuto affatto che il canale televisivo La7 abbia da poco ritrasmesso uno spettacolo teatrale che Corrado Guzzanti porta nei teatri italiani dal 2009, intitolato “Recital”.

Immagine: ©panthermedia.net/ tarczas - Celebrazione della messa

Il motivo è presto detto. Uno dei cavalli di battaglia del comico romano si chiama Don Pizarro, un cardinale dai paramenti vistosi che esprime delle opinioni alquanto disincantate sulla fede cattolica, oltre ad avere una visione a dir poco cinica delle battaglie etiche su cui invece la Chiesa ha posizioni molto nette e risapute. “A noi, daa vita, ce frega dal momento del concepimento fino alla nascita. Già un quarto d’ora dopo non je ne frega più niente a nessuno”: questo è ad esempio ciò che Pizarro dice a margine della contrarietà dei cattolici all’aborto. È solo satira, e oltretutto Don Pizarro esprime le sue irriverenti opinioni già da dieci anni, nei vari tour e programmi televisivi di Guzzanti, senza che vi fossero state finora proteste.
Questa volta però l’Associazione dei telespettatori cattolici – Aiart non ci sta, e chiede che la messa in onda dello spettacolo sulla rete televisiva nazionale venga bloccato. Si profila addirittura un esposto all’Agcom, affinché non venga più trasmesso un “programma (…) che non ha niente a che vedere con la satira e con lo spettacolo”.
Siamo sicuri però che invocare la censura sia sempre la strada migliore, e non la più facile, quando sentiamo qualcosa che non ci va?

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