Si é svolto in Irlanda del Nord l’ultimo G8, al quale hanno partecipato come di consueto i Capi di Stato dei Governi delle otto principali potenze: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada e Russia. Tra i temi più discussi durante il forum la crisi economica in Europa, la crescente disoccupazione e il problema dell’evasione. Il G8 ha provato a dare risposte concrete a questi temi cruciali, molto sentiti attualmente all’interno dell’UE. Enrico Letta ha definito il forum del G8 “due giorni di grandi intese” sottolineando così l’ottima cooperazione tra gli otto Paesi.
Economia
Al termine dei due giorni è stato approvato dalle otto potenze mondiali un documento di 10 punti, un vero e proprio vademecum per dare una svolta all’economia, alla crescita, al lavoro e alla lotta all’evasione ed ai paradisi fiscali. I leader si sono così impegnati a lavorare sullo “scambio automatico di informazioni fiscali”, come ha sottolineato il premier Letta durante la conferenza stampa a termine del vertice.
Siria
Ma durante il G8 a Lough Erne non si è parlato soltanto di UE e della crisi economica. Un altro tema che ha occupato un ruolo di grande importanza è stata la situazione siriana. Tutte le otto potenze condannano l’uso di armi chimiche in Siria, ma sul futuro del paese le posizioni dei big 8 restano molto divergenti. Nel comunicato finale del vertice le otto potenze chiedono la fine dello spargimento di sangue e colloqui di pace.
Afghanistan
A sorpresa è arrivato un annuncio da parte dell’amministrazione statunitense di Obama: a breve funzionari Usa e una delegazione di talebani si siederanno ad un tavolo in Qatar per discutere di eventuali solouzioni di pace.