di Gianni Maiellaro
E´ in fase di ultimazione un inceneritore a biomasse ad Accadia in provincia di Foggia.Questo impianto si basa sulla palma da olio. La maggior parte di queste piantagioni di bio-energia sono state realizzate in Indonesia, Malesia e Cina, distruggendo milioni di ettari di foreste naturali e contribuendo in tal modo ad un esponenziale incremento di CO2, in particolar modo nelle zone dove si è deciso di incenerire. Una volta realizzato, passati i cinque anni previsti dalla legge, il gestore avrà la possibilità di richiedere il loro ampliamento e di poter poi usare qualsiasi altro tipo di combustibile, compreso il combustibile da rifiuti (CDR), certamente più disponibile e a buon mercato della palma da olio. Non è escluso, come già oggi avviene nei cementifici, che il produttore di CDR paghi il gestore degli impianti per la “termovalorizzazione” di questo singolare combustibile. Ma CDR od altro, sempre di incenerire si tratta e le diossine si formano in qualsiasi processo di combustione in cui siano presenti carbonio, ossigeno e cloro, e sono cancerogene; la loro formazione negli impianti di combustione e negli inceneritori (detti pure termovalorizzatori per renderli socialmente più accettabili) dipende dal materiale di partenza (PVC) e dalla temperatura di incenerimento che non deve mai scendere sotto gli 850 gradi centigradi. La Direttiva sul trattamento dei rifiuti (Direttiva 2000/76/EC) è in vigore, ma chi controlla? Basta vedere quello che è successo e continua a manifestarsi a Massafra (provincia di Taranto), ad Acerra (Campania), nella Pianura Padana e in tutte quelle zone dove sono presenti tali impianti per capire che spesso le norme sono eluse ed i controlli non funzionano. Oltre che alle emissioni di inquinanti convenzionali quali ossido di carbonio, polveri totali sospese e ossidi di azoto occorre porre attenzione ad inquinanti meno convenzionali che si producono con la combustione di biomasse quali polveri sottili (PM10), micro e nano polveri, furani e diossine. Una centrale a biomasse per poter produrre elettricità a costi confrontabili con quelli di altri combustibili (metano) deve avere una potenza pari a 35 megawatt elettrici, come appunto quella che vogliono costruire ad Accadia. Questo significa far giungere all’impianto quasi 38 mila tonnellate di olio; considerando un trasporto unitario per camion di 20 tonnellate, almeno 1.890 camion dovranno passare per le strade di Capitanata ogni giorno dell’anno (andata e ritorno).Senza contare quelli che trasportano altri materiale e rifiuti dell´industria. L’economia locale avrà conseguenze non trascurabili ed anche l’impatto ambientale sarà disastroso in quanto la quantità di inquinanti emessi in atmosfera e ricadenti sul territorio sarà proporzionata alla quantità di biomassa utilizzata.
al 99,9% la centrale a biomasse non verrà realizzata ad accadia….lo si evince da un intervista fatta al sindaco pochi giorni fa e che a breve pubblicheremo sul web.
E’ stato fatto un recente studio da due scienziati modenesi in cui si dimostra che vi sono alimenti venduti in Italia e nel mondo, che contengono particelle di metalli pesanti cancerogene, provenienti dal fumo di termovalorizzatori. Queste microparticelle sono molto più pericolose delle macroparticelle dei gas di scarico delle auto, le quali si depositano nei polmoni e comportano tosse e asma) perchè entrano nel nostro sangue annidandosi negli organi rimanendovi per sempre e provocandO gravi forme di cancro. ECCO LE MARCHE E I PRODOTTI RISULTATI POSITIVI ALLE ANALISI SULLA PRESENZA DI METALLI PESANTI: CORNETTO SANSON
BISCOTTO LE MACINE MULINO BIANCO
OMOGENEIZ. PLASMON AL PROSCIUTTO,VITELLO,MANZO
TORTELLINI FINI
HAMBURGER MC DONALDS
MOZZARELLA GRANAROLO
PANDORO MOTTA
CACAO LINDT
Paesaggio stupendo.
C’è chi ci farebbe una barca di soldi con l’agriturismo e invece i nostri amministratori politici pensano di “valorizzarsi” a modo loro con inceneritori camuffati con ridicoli eufemismi come “centrale a…” e suffissi fuorvianti come “bio…”.
Spero che un giorno venga approvata una legge che punisca severamente quelli che hanno permesso tutto cio’ e che vengano trattati da criminali ed assassini.