Europa: rifiuti pericolosi a Giardinetto in Puglia (Fantini - De Munari - Iao)
Giardinetto, agro di Troia (FG): sequestrata un’area di 340.000 metri quadrati imbottita nel sottosuolo con oltre 300 mila tonnellate di scorie pericolose proveniente da mezza Europa. Ecomafiosi: Fantini, De Munari e complici istituzionali locali e nazionali. Impennata nella zona di neoplasie maligne e morti di cancro.
Inchiesta di Gianni Lannes
Operazione della Guardia di Finanza (Foggia)
Disastro ambientale: oltre 300.000 tonnellate di scorie pericolose occultate nel sottosuolo. Risultato: morti e malati di tumore
Due anni dopo l’inchiesta di Gianni Lannes andata in onda su Rai 1 (Novembre 2007) e La7 (Marzo 2008), grazie anche alla tenacia del tenente colonnello della Guardia di finanza Giacomo Ricchitelli e del luogotenente Ruggiero Tenore la Procura della Repubblica di Lucera ha effettuato il sequestro probatorio a Giardinetto in agro di Troia dell’area di proprietà della famiglia Fantini (residenti a Lucera), “benemeriti” industriali di origine abruzzese. A Francesco Paolo, il capostipite nonchè ideatore della miscelazione di rifiuti micidiali e mattoni la Confindustria di Foggia (leggi Zanasi e soci) ha dedicato nientemeno che un’aula nella sede locale. In loco la società IAO, creata dai Fantini e diretta da Giuseppe de Munari ha occultato nel sottosuolo su una superficie di 70 ettari migliaia di tonnellate di rifiuti molto pericolosi (amianto, cadmio, cromo esavalente ed altri metalli pesanti di natura cancerogena). La stima scientifica e tecnica sulla quantità di rifiuti è stata valutata dall’autorità giudiziaria approssimata per difetto. Gli inquirenti proseguono le indagini anche per accertare i nessi di causalità tra il gravissimo inquinamento ambientale protrattosi per 12 anni e i numerosi casi di morte per neoplasie maligne. Sono già centinaia le persone ammalate di tumore che vivono a Giardinetto; senza contare quelle dei paesi limitrofi (Castelluccio dei Sauri, Orsara, Troia, Foggia, Lucera). Si sospetta che l’inquinamento sia esteso per decine di chilometri dall’epicentro e sia già penetrato nella catena biologica. Per dovere di cronaca si rammenta che l’anno scorso il sindaco di Troia, il medico Beccia, aveva pubblicamente e ripetutamente dichiarato che si trattava di “panna montata e non di rifiuti”. Gli scarti letali provengono prevalentemente da: Germania, Francia, Corea del Sud, Italia Settentrionale e perfino dall’Enichem di Manfredonia. Della serie: quando massoneria e mafia vanno a braccetto, o meglio si confondono. Per i morti e i malati non esistono indennizzi. L’Ente provincia di Foggia, la regione Puglia e tutti i comuni limitrofi hanno fatto finta di nulla, denigrando e diffamando Gianni Lannes. Ora è giunta l’ora della verità. Attualmente risultano indagati per disastro ambientale tre soggetti.
Mi complimento vivamente con il concittadino Gianni Lannes e con quanti hanno collaborato con lui per il conseguimento di un insperato risultato. A tutti loro va la mia stima e la mia gratitudine per aver contribuito a rendere la nostra terra un po’ più vivibile.
Grazie!
Pura follia criminale che ci costa e ci costerà carissimo soprattutto in termini di salute. E’ risaputo che il raggio d’azione delle polveri venefiche che il vento solleva è ampissimo e nessuno di noi della Capitanata è fuori portata. Speriamo che almeno in questo ci sia democrazia, tanto ai poveri quanto ai ricchi! Confido in un giusto Dio.