Ieri Mario Monti ha annuncia il programma di governo. Ha parlato di un movimento aperto alla società civile, lontano sia dalle tradizioni di destra che da quelle di sinistra, aperto all’Europa e riformista. Il disegno di Monti é quello di costituire una formazione politica che possa risollevare l’Italia, al di là dei populismi di destra e sinistra e delle spinte anti-europeiste. Una sorta di alternativa per gli italiani, fuori dagli schemi ideologici che hanno animato le formazioni politiche nostrane negli ultimi decenni. Sul capitolo dei rapporti con le altre formazioni politiche Monti è chiaro e parla di convergenza con quei gruppi politici in linea con la strategia europea montiana, in modo da porre un freno alla deriva anti-europeista che sta dilagando anche da noi in Italia. Monti si esprime anche riguardo il conflitto d’interesse, individuando in esso una minaccia per ogni società liberale. Sottolinea inoltre come la nuova formazione sarà portata avanti da persone unite dall’impegno di favorire la crescita del Paese, ciascuno con il proprio background e le proprie radici culturali e religiose.
Durissime le parole di Beppe Grillo che nelle elezioni anticipate vede solo un modo per escludere il Movimento 5 Stelle. Non usa mezzi termini e individua, proprio nelle elezioni anticipate, un modo per consentire a Napolitano di scegliere lui il presidente del Consiglio, ovvero Monti.