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Bryan Johnson, 46 anni, imprenditore e biohacker statunitense con una fortuna personale multimilionaria, ha dato vita a diversi progetti che pongono l’attenzione sulla salute e la longevità.
Dopo aver fondato Braintree, un gateway di pagamento che consente il trasferimento di denaro tra clienti e commercianti, Johnson ha venduto l’azienda per 800 milioni di dollari nel 2013.
I progetti di Johnson: Kernel e Blueprint
Dopo il grande successo di Braintree, Bryan Johnson ha fondato Kernel, una società di tecnologia biomedica che si concentra sullo sviluppo di interfacce cerebrali avanzate.
L’obiettivo principale di Kernel è migliorare le capacità cognitive dell’uomo attraverso l’installazione di dispositivi neurali in grado di aumentare le funzioni del cervello.
Il secondo grande progetto di Johnson riguarda le tematiche della longevità e dell’invecchiamento.
Chiamato Blueprint, questo progetto vede l’imprenditore utilizzare personalmente oltre due milioni di dollari all’anno per cercare di capire come invertire l’invecchiamento e prolungare la vita umana.
Secondo quanto riportato dai media internazionali, lo stesso Johnson consuma ogni giorno circa 100 pillole diverse tra supplementi e terapie sostitutive e segue una dieta molto rigida, andando a letto ogni giorno alle 20:30.
L’obiettivo di Blueprint
Il fine ultimo del progetto Blueprint, finanziato interamente dal milionario Bryan Johnson, è quello di “rendere la morte opzionale”.
L’imprenditore si è dato un obiettivo ambizioso: trovare un modo per prolungare significativamente l’aspettativa di vita umana entro i prossimi venti anni.
Una sfida tra scienza e filosofia
La ricerca di Johnson sui temi dell’invecchiamento e della longevità solleva discussioni non solo in ambito scientifico ma anche filosofico.
Gli studi condotti finora hanno fatto emergere come sia impensabile per l’uomo raggiungere la vera immortalità, tuttavia ci sono molti scienziati che ritengono possibile migliorare le condizioni di vita dei pazienti attraverso l’utilizzo di terapie antinvecchiamento, potenzialmente rallentando il processo di deperimento delle funzioni fisiche e mentali.
Le opinioni degli esperti
Non tutti gli esperti concordano con il sogno di “evitare la morte” perseguito da Bryan Johnson.
Molti ricercatori ritengono infatti che l’invecchiamento sia un processo naturale che deve essere accettato e affrontato con serenità, focalizzando invece gli sforzi per garantire una migliore qualità di vita nella terza età.
Allo stesso tempo, vi sono altri studiosi che sostengono l’importanza della ricerca sull’invecchiamento e sulla longevità, per offrire agli esseri umani la possibilità di vivere una vita più lunga e in salute attraverso l’adozione di strategie mirate.
Alimentazione e stili di vita per contrastare l’invecchiamento
Nel quadro delle teorie e degli studi legati alla ricerca sulla longevità, vi è un ampio consenso sul fatto che alcuni comportamenti e abitudini possano contribuire a migliorare la qualità e la durata della vita umana.
Tra le varie indicazioni elencate dagli esperti troviamo:
- Seguire un’alimentazione equilibrata e ricca di sostanze nutritive;
- L’affidamento ad attività di esercizio fisico regolare;
- Ridurre lo stress e migliorare la gestione delle emozioni;
- Mantenere un approccio positivo alla vita ed evitare il pessimismo cronico.
Mentre gli obiettivi di Bryan Johnson possono sembrare a tratti ingenui o addirittura pretenziosi, le tematiche affrontate dal milionario statunitense aprono interessanti spunti di riflessione sulla natura dell’invecchiamento e sulle possibilità concrete per migliorare la qualità della vita nel corso degli anni.
